venerdì 30 marzo 2012

Sarà che...


...è venerdì e che l'imminenza del week end mi mette al riparo da pensieri negativi, lasciandomi invece concentrare su attività rigeneranti per la mente e per l'anima...
...sarà che è primavera e che queste magnifiche giornate di sole sono un toccasana per il mio umore...
...sarà che negli ultimi giorni coincidenze varie mi hanno portato a conoscere persone che mi hanno lasciato piacevolmente sorpresa...
Insomma...sarà per tutte queste ragioni che oggi ho deciso di scrivere questo post...forse un po' pesante, ma necessario.


A chi fosse sfuggito: siamo in crisi. Siamo in recessione. Stiamo attraversando un momento difficile, forse uno dei più difficili per il nostro Paese. Ok, va bene. Ne prendo atto.
Ma in realtà ne avevo preso atto già parecchio tempo fa, prima che si scoperchiasse questo vaso di Pandora mediatico e che tutti iniziassero a gridare al fallimento. La crisi, io (e anche alcune persone vicine a me), l'ho iniziata a vivere già qualche anno fa, quando ancora se ne parlava sussurrando, a mezza bocca, quando le agende mediatiche erano settate su altri temi ritenuti forse più importanti.
Non è naturalmente mia intenzione stare a fare polemica, quello che dico è semplicemente un dato di fatto ricavato dal mio vissuto personale e non dall'andamento dello Spread, del Pil o di quant'altro.
Detto ciò, di certo non starò a parlarvi di cosa penso delle misure prese per combatterla, ecc, ecc...Non trovo questo il luogo adatto per certe discussioni. Quello che però posso fare è riportare il discorso su di me, sul modo in cui io sto vivendo questo momento e sul modo in cui intendo comportarmi.


© Objektiv Photography via Style Me Pretty 

Personalmente non posso negare di essere preoccupata di come stanno andando le cose. L'ansia per quelle mail o telefonate di potenziali clienti che non arrivano, si fa sentire. Inoltre quello dell'organizzazione di eventi e matrimoni è un settore che a mio avviso si porta dietro il peso di un grosso pregiudizio, ovvero che sia roba da ricchi. Un'idea che già di per sé penalizza chi come me fa questo lavoro e lo fa ancora di più in un periodo di difficoltà economica come quello attuale. Cosa fare dunque? Quando parlo con amici e parenti della mia professione e di quella che è la situazione oggi, spesso domina l'idea che già sposarsi sia diventato un lusso, figuriamoci farlo avendo la wedding planner! Ed è un'idea contro la quale faccio fatica a spuntarla. Io non nego il fatto che le difficoltà, soprattutto per i giovani, siano tante. Che sempre più spesso si è costretti a dover rinunciare a qualcosa, senza possibilità di scegliere. Però (datemi della pazza) credo anche che prima o poi le cose torneranno ad andare nel verso giusto. Nel frattempo mi piacerebbe che le persone possano scegliere di darsi una possibilità. Forse oggi sono meno le coppie che decidono di sposarsi e tra queste probabilmente sono ancora meno quelle che, pur desiderandolo, si rivolgeranno a una wedding planner. Bè, io vorrei rivolgermi a queste coppie, chiedendo loro di darsi e darmi una possibilità, semplicemente incontrandoci per fare una chiacchierata. Nessun impegno, nessun costo. Magari posso riuscire a farvi capire che i miei servizi non sono roba da ricchi e che forse, con una pianificazione oculata, si può riuscire ad organizzare la cerimonia e il ricevimento che si desidera, rinunciando a meno di quello che si immagina.

© Objektiv Photography via Style Me Pretty  
© Objektiv Photography via Style Me Pretty  

Ci tengo inoltre a precisare alcune cose. Fino a poco tempo fa non sopportavo chi diceva che tutto andava bene, mentre i segnali che la situazione del nostro Paese stava via via peggiorando erano evidenti. Ora però non sopporto chi continua quotidianamente a dire che tutto va malissimo. Non amo chi preferisce ignorare i problemi, come non amo chi fa terrorismo psicologico. In ogni caso quando ci sono dei problemi, piccoli o grandi che siano, l'unica soluzione è affrontarli.
Per quanto riguarda la mia professione io vorrei farlo in questo modo:

- aderisco con piacere all'operazione trasparenza promossa da fatamadrina: Io faccio sempre la fattura, perché basta con le furbate! Se ci ritroviamo in queste condizione è anche per colpa di chi ha sempre curato i suoi interessi in barba alle norme e al senso civico! E perché voglio insegnare l'onestà a mia figlia e questo credo ne sia un esempio.



- Dal punto di vista dei costi, non ho intenzione di svendermi pur di accaparrarmi clientela. Questo per me è un lavoro e in quanto tale deve consentirmi di ricavare un utile o quantomeno di non andare in perdita. Se questa condizione non viene rispettata, non vale la pena continuare ad investire soldi e tempo in un'attività imprenditoriale che non soddisfa gli obiettivi per i quali è stata creata. E poi a me la concorrenza sleale non piace! Questo però non significa che non possa lavorare all'organizzazione di una matrimonio o di un qualsiasi evento che abbia un budget al di sotto della media. Per questo motivo vi invito a fare comunque una chiacchierata, per capire se e in che modo posso mettermi al vostro servizio.

- Infine, per quanto riguarda i fornitori, sono alla ricerca di persone che siano sulla mia stessa linea, che non cerchino di approfittare del momento (perché sì, ce ne sono di persone che riescono ad approfittarsene anche in periodi non fiorenti come questo) e che al contrario operino con coscienza, serietà e qualità. So che ce ne sono abbastanza (non dico molti perché non voglio esagerare) e fortunatamente alcuni li ho già trovati. Sono persone giovani, che hanno voglia di fare e che nonostante tutto, non perdono l'entusiasmo e la speranza...e io con loro! :-)

Buon week end a tutti,
Vale

1 commento:

  1. Le mie allieve crescono sul serio. E' come un figlio che inizia a capire il senso del giusto e del rispetto umano..mi posso sentire solo orgogliosa.
    Ti lovvo
    silvia

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