Sii originale, segui le tradizioni

Eccolo qua, con ben dieci giorni di ritardo sulla data programmata, riesco a pubblicare questo post abbandonato a quota 10 righe causa "matrimonio in corso!". Come sempre si tratta di questioni di priorità e spero potrete perdonare l'attesa! ^_^

Ma alla fine non tutto il male viene per nuocere perché in questo arco di tempo ho imparato cose nuove su questa mia splendida professione che si sposano perfettamente con l'idea dalla quale è nato questo articolo. 
E dunque non mi resta che augurarvi una buona lettura!

weddingchicks

Una cosa che dico spesso alle coppie di sposi è: operate le vostre scelte tenendo prima di tutto presente la vostra serenità. E lo dico perché durante i mesi di preparativi sono tanti gli elementi che possono causare tensione nella coppia. Già il semplice fatto di mettere insieme i gusti di due persone che per quanto simili, sono comunque diverse e distinte, può creare disaccordi sul modo di vedere e di intendere determinati aspetti. Se poi a ciò si aggiungono anche i vari punti di vista di familiari, parenti e amici è normale andare incontro ad attriti che, in momenti di stress, possono sembrare più gravi di quello che realmente sono.

Capita ad esempio che il desiderio di molte coppie di uscire un po' fuori dalle solite convenzioni sia motivo di dissidio con i rispettivi genitori o anche all'interno della coppia stessa. In questi casi il mio compito è anche quello di riuscire a mediare questi dissapori cercando di riportare un po' di serenità nella coppia, ma anche all'interno della cerchia di persone care agli sposi.
E qui si inserisce proprio la "scoperta" fatta nei giorni scorsi ovvero il fatto che nel mondo del Wedding esiste una figura professionale riconosciuta che si occupa esclusivamente di questo servizio: il wedding mediator.
Ora, apro una piccola parentesi per dirvi che forse potrà sembrare esagerato attribuire uno specifico riconoscimento professionale di questo tipo. Ma tra l'approssimazione che vige nel nostro paese e l'abitudine a dare una nome e un riconoscimento preciso a chi fa cosa, tipica della cultura d'oltreoceano, bè io preferisco di gran lunga la seconda, dove l'approccio è non è quello di sminuire, ma al contrario quello di legittimare il lavoro altrui. E poi la realtà delle cose è che questo lavoro di mediazione c'è, esiste ed è necessario per svolgere questa professione nel modo migliore possibile. Quindi sapere che esiste un'espressione specifica per definire parte di ciò che faccio, a me non dispiace affatto! ^_^

Detto ciò, torno in argomento mostrandovi alcune idee che potrebbero esservi utili per trovare un punto d'accordo tra i vostri desideri non convenzionali e i tradizionali dettami della mamma (leggi nonna, zia, galateo, fornitori, ecc ecc).
Naturalmente ogni situazione va valutata singolarmente, ma in linea di principio, quando mi trovo di fronte a posizioni contrastanti del tipo "o è bianco o è nero", il mio approccio è quello di presentare agli interessati tutta quella serie di sfumature di grigio che sono nel mezzo e di cui a volte non si immagina nemmeno l'esistenza.

Partiamo dall'abito da sposa, argomento spinoso che speso mette in contrasto mamma e figlia.
La tradizione (recente) lo vorrebbe bianco. In realtà durante i secoli non è sempre stato così. L'abito da sposa era simbolo di potere e ricchezza, la quale  veniva ostentata facendo indossare alla sposa l'abito più bello e sfarzoso, spesso realizzato con colori sgargianti o motivi floreali vivaci. L'idea dell'abito bianco quale simbolo di purezza è in realtà una tradizione piuttosto recente, risalente al secolo scorso.
A sdoganare questo costume ci stanno pensando anche i vari stilisti che sempre di più inseriscono nelle collezioni modelli di tutti i colori, arrivando persino a scomodare il tanto bistrattato nero!
Se vi piace il colore, potete pertanto fare appello alle tradizioni più antiche e sbizzarrirvi nella scelta decidendo di inserire solo alcuni dettagli colorati, come stringhe, applicazioni, guanti, accessori oppure optando per il total color che più amate.

Aimee 2013

thesweetestoccasion

Vera Wang 2013

Rimanendo sempre sul tema del look, la tradizione vuole che la sposa indossi:
"qualcosa di nuovo (simbolo della nuova unione);
qualcosa di vecchio (simbolo dell'importanza del passato e della vita che si lascia alle spalle)
qualcosa di prestato (simbolo dell'affetto delle persone che rimangono al fianco degli sposi nel passaggio alla vita coniugale);
qualcosa di regalato (simbolo dell'affetto delle persone care)
e qualcosa di blu" (simbolo di fedeltà e amore duraturo)
E sul qualcosa di blu ci si può giocare molto, inserendolo magari scarpe o sottogonna blu al posto della classica giarrettiera con fiocchettino, ma non solo...

milkandhoneyshoes

mywedding

via pinterest.com

stylemepretty

Il corteo d'ingresso è un altro di quei momenti che il galateo ci descrive con molta precisione, con (nella versione più classica) i paggetti che precedono la sposa e le damigelle a seguire. Se però desiderate donare un pizzico di originalità anche a questo momento, potreste prendere in considerazione l'idea di affidare a loro un dolce messaggio che accompagni il vostro arrivo all'altare.

weddbook

weddingchannel

weddingchicks

Stessa cosa per l'uscita. Il lancio del riso, simbolo di prosperità e abbondanza, può essere a volte considerato un segno di spreco. Senza trascurare il fatto che ultimamente diverse parrocchie lo vietano esplicitamente perché difficile da pulire ed eliminare dal sagrado. In questo caso le alternative possibili sono tante, basta dare spazio alla fantasia!

© favoritephotography

frostedpetticoatblog

weddingbee

weddingsillustrated

Per finire parliamo del bouquet. Se i fiori recisi non sono di vostro gradimento, sono davvero tante le alternative tra cui potete scegliere per sostituire il classico bouquet.

VasLove

Perfect Brooch Bouquet

LaCasadiTania

TrillieGingilli

Vi do appuntamento a prestissimo con un post sulle ultime tendenze che arrivano direttamente dall'ultima edizione di The Cream tenutasi a marzo a Los Angeles...See you soon! ^_^
Vale