mercoledì 28 settembre 2011

Riflessioni

Mi sono accorta di avere una bella sfilza di post parcheggiati in archivio in attesa di essere completati...e giustamente, invece di smaltire la coda cosa faccio? Ne scrivo uno completamente nuovo!
Il fatto è che questo post non poteva proprio aspettare, complice anche un matrimonio a cui ho partecipato sabato scorso.

Mi diverte sempre molto partecipare ai matrimoni come invitata, mi preparo ad andare come se fossi Alice nel Paese delle Meraviglie...tutto mi incuriosisce! Mi aspetto sempre di vedere l'idea che non ho ancora avuto, l'allestimento a cui non avrei mai pensato, ecc...e poi, diciamocela tutta, la curiosità maggiore è quella di scoprire se c'è stato o meno il tocco di un/a wedding planner! :-)
A malincuore devo dire che fin'ora, in nessuno dei matrimoni a cui sono stata invitata ho avuto il piacere di vedere all'opera una vera WP. E non a caso ho utilizzato il termine "vera".

Badate bene, non è assolutamente mia intenzione essere poco rispettosa nei confronti del lavoro altrui, però se da un lato è già abbastanza frustrante constatare quanto sia ancora poco diffuso il ricorso ad un/a wedding planner professionista, dall'altro lato è decisamente irritante sapere che molto spesso sono i vari fornitori a rivestire, non si sa bene a che titolo, questo ruolo. Mi riferisco a tutti quei fornitori (fioristi, catering, gestori di location, ecc) che sotto alla  voce "servizi offerti" non si fanno mancare appunto il wedding planning, che tirando le somme il più delle volte si traduce nell'accordare il colore del tovagliato a quello dell'allestimento floreale, o nell'offrire la stampa di tableau e menu coordinati. E allora mi viene da chiedere: che fine ha fatto l'idea progettuale? e lo studio del colore, del design , delle musiche e di tutto ciò che serve a rendere armonioso un evento unico? E soprattutto, dov'è finito quel lavoro (a mio avviso preziosissimo) di supervisione e coordinamento durante l'evento? Non voglio dilungarmi su cosa fa o non fa un/a wedding planner. Se ne è parlato e di certo se ne parlerà ancora sia qui, sia in altri blog. Ma sono proprio queste le domande che mi sono venute in mente sabato sera, mentre girovagavo per la location (tra l'altro molto bella e scenografica) notando cose che a mio avviso proprio non si dovrebbero vedere ad un matrimonio!

- prima cosa: assicurarsi che ci siano sedute sufficienti per tutti gli invitati. Se parlate con i responsabili di catering e location vi diranno (quasi) tutti che per il buffet di antipasti allestito all'esterno o in caso di cena a buffet (come quella di sabato) sono sufficienti sedute per l'80% degli invitati. Bè, quando ho sentito per la prima volta questa cosa mi sono subito chiesta "ma per quale motivo? Perché lo sfortunato 20% deve starsene in piedi, aspettando che qualcuno si alzi, per impossessarsi di una sedia o di un posto a tavola sul quale poggiare bicchiere, piatto e forchetta?". E quando questa domanda la rivolgo ai fornitori di solito rispondono sostenendo che in contesti del genere molti invitati preferiscono mangiare o sorseggiare bibite restando in piedi a chiacchierare tra loro. Può essere vero, ma allora per quale motivo vedo puntualmente gente che gira alla ricerca di un posto a sedere, con le posate (o addirittura il bicchiere) infilate nel taschino della giacca? Per non parlare delle signore che, avendo solo due mani, devono inevitabilmente scegliere tra piatto, bicchiere e borsetta! :-) E se proprio non è possibile aggiungere tavoli e sedie, anche cuscinoni, divanetti o al limite coperte e tappeti stile pic-nic (magari per i più giovani) possono andare bene ;-) Magari resteranno inutilizzati, ma almeno i vostri invitati sapranno di avere un posto sul quale potersi accomodare qualora lo desiderino.

- un altro modo di fare che personalmente reputo poco elegante riguarda la distribuzione di tipi diversi di bomboniere a seconda del tipo di invitato. Quando la festa di matrimonio prevede, oltre al pranzo, anche un buffet serale a cui sono invitate persone diverse rispetto a quelle della cerimonia e del ricevimento (cosa che sta diventando sempre più frequente) è quasi scontato che vengano preparate delle bomboniere ad hoc, solitamente meno importanti di quelle scelte per gli invitati al pranzo. In questo caso il mio consiglio è: non allestite un unico tavolo per le bomboniere, con l'idea di distribuirle man mano che gli invitati vengono a salutarvi prima di andarsene. Sottolineare in questo modo una sorta di "disparità"  tra gli invitati al pranzo (che inevitabilmente si fermeranno anche la sera o comunque incroceranno gli altri) e quelli del rinfresco (che hanno comunque investito tempo e soldi, chiedendo magari anche un permesso dal lavoro, per partecipare alla vostra festa) è un gesto, a mio avviso, poco delicato. Piuttosto si potrebbero distribuire le bomboniere, diciamo "più importanti", durante il pranzo e allestire un bel tavolo con quelle riservate agli invitati della sera, evitando così confronti che potrebbero risultare poco piacevoli.

- dulcis in fundo: mai, mai e poi mai, disallestire la location mentre ci sono ancora invitati in giro, per di più se ancora seduti a tavola! Qui per me scadiamo proprio nella maleducazione. Non esiste al mondo che mentre la festa è ancora in corso, anche se a notte inoltrata, camerieri e inservienti inizino a togliere addobbi e sparecchiare tavoli, tanto più se a quei tavoli ci sono ancora seduti gli ospiti! Questo è probabilmente l'aspetto a cui gli sposi fanno meno caso, vista l'ora tarda, la lunga giornata alle spalle, ecc. Però si può correre preventivamente ai ripari accordandosi prima sugli orari e facendo in modo che tutto finisca nei tempi stabiliti. Meglio terminare un'ora prima i festeggiamenti, magari annunciando un ultimo ballo da parte degli sposi, piuttosto che far capire in questo modo agli invitati che è ora di andare a letto!

Naturalmente, manco a dirlo, una "vera" wedding planner avrebbe saputo consigliarvi su questi punti, se non addirittura monitorarli personalmente durante tutta la giornata. Ma questo già lo sapete, vero? :-)

A presto,
Vale

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